martedì 28 giugno 2011

Della libertà del creare e del web


In queste ultime settimane ho letto moltissimi interventi su vari blog e su varie pagine di Fb sull'argomento "originalità della creazione".
Il discorso è ovviamente molto ampio e non pretendo qui di esaurire nemmeno tutto quello che io stessa penso sull'argomento. Ma ho voglia di mettere nero su bianco alcune mie considerazioni.
Comincio da alcune premesse. Copiare di sana pianta un progetto, un'opera, un testo o una foto altrui è un atto che non dovrebbe mai essere compiuto, non solo perché potrebbe essere un reato, ma per rispetto dell'autore e per rispetto di universali principi morali a cui tutti dovremmo fare riferimento. E' ovvio che chi trova in giro la propria opera copiata e diffusa (per scopi commerciali o no) si senta defraudato, e va a costoro tutta la mia comprensione e sostegno.
Fatte queste premesse vorrei però dire due cose.
1) la mala fede e il reato di plagio vanno provate nelle sedi opportune. Ciò significa che chi ne ha interesse deve rivolgersi alle autorità competenti per difendere i propri diritti. Se non si può (per varie ragioni) dimostrare che quella persona ha copiato qualcosa di cui solo noi detenevamo i diritti, non possiamo (legalmente) protestare. Questo significa (in parole povere) che se lo facciamo siamo noi ad essere esposti (e a ragione) a una denuncia per diffamazione o calunnia (a seconda delle parole che decidiamo di usare).
2) La gogna (seppure mediatica) non è ammessa nel nostro ordinamento, è deplorevole e dovrebbe essere deplorata da tutti coloro che invocano correttezza.
Mi dispiace invece osservare che al legittimo risentimento per una ingiustizia subita seguano troppo spesso una serie di atti che rappresentano (per me) una pericolosa deriva, il desiderio di stanare il colpevole, trovarne le prove, diffondere in ogni dove la notizia del "reato", e esporre il condannato alla pubblica gogna. Mi rendo conto che essendo esseri umani possiamo venire colti dall'(insano) desiderio di vendetta, ma non nascondiamoci che non è né corretto, né legale. Nemmeno di fronte al più efferato imbroglione.
Se vogliamo correttezza, usiamo correttezza. Se pretendiamo giustizia, chiediamola nelle opportune sedi: questa è la tutela migliore, dei propri legittimi interessi e anche quelli (troppo spesso invocati) del consumatore.
Ma come si fa a dimostrare legalmente che siamo noi i legittimi titolari del diritto a sfruttare un'idea? Lo sanno tutti: occorre brevettarla. Questo serve anche a dare una "data di nascita" certa, oltre che la paternità dell'idea. Se non registriamo le nostre "creazioni", dobbiamo essere pronti ad accettare che qualcun altro possa avere la nostra stessa idea e realizzarla, commercializzarla, anche meglio di come facciamo noi.
Ovviamente si dirà che questo è la legge, ma la Morale dice altro. Certamente. Resta sempre un interrogativo: è possibile con certezza affermare che si tratta di "copia"? E chi deve accertarlo? Le idee sono nell'aria, circolano, si diffondono, le introiettiamo anche senza rendercene conto. E' del tutto possibile che a più persone venga in mente di sfruttare un polsino di camicia per farci un portamonete o un portafogli, come personalmente ho verificato recentemente. Facciamocene una ragione

L'ultima riflessione che mi viene in mente è sulle discussioni che si sviluppano sull'argomento in Italia. Da tanto tempo visito, leggo, guardo blog stranieri, e da loro ho imparato moltissimo. Sono blog generosi di spunti, di idee, di progetti, di tutorial. Tantissimi progetti che conosco, mi capita di ritrovarli nei nostri blog/siti, e molto probabilmente e inevitabilmente anche a me sarà capitato di riprodurre alla mia maniera qualcosa che ho visto chissà quando e chissà dove. Io credo che sia davvero molto difficile stabilire quale sia il confine per parlare di copia o di progetto rivisitato, perché il meccanismo che ci porta alla creazione di un oggetto è misterioso e nessuno di noi potrebbe giurare di non avere mai visto nulla che somigli a quello che abbiamo per le mani adesso. Eppure in tanti sono certi che quel che hanno prodotto le proprie mani, nessuno mai l'ha creato! L'Italia, paese di inventori, naviganti e poeti!
Mai ho visto tante persone preoccupate che altri possano copiare i propri oggetti, mai tanti blog come quelli italiani dove si espongono banner e disclaimer che in vario modo invitano i lettori a rispettare il copyright, mai tanti oggetti "coperti" da registrazione (????), o foto coperte da diritti assoluti, come quelle italiane. Perché? Possibile che solo noi siamo così?

Credo che dobbiamo imparare a fare un passo in avanti. Accettare che usare questo mezzo significa condividere, e se non vogliamo esporci allora dobbiamo brevettare tutto. Imparare che quando si ha un diritto, si ha anche un obbligo (di correttezza), altrimenti rischiamo di essere peggiori di coloro che deprechiamo. Credere di più in quel che facciamo significa anche che se davvero abbiamo avuto un'idea brillante, dobbiamo essere in grado di farla emergere.
Sentiamoci liberi di creare, liberi da legami ma liberi anche dalla rabbia, dal risentimento verso chi non si è comportato bene verso di noi, liberi anche di fregarsene se qualcuno vende un oggetto esattamente uguale al nostro. Le nostre mani non sono imprigionate dall'altrui desiderio di copiarci, la nostra voglia di fare non è legata alla presunta mala fede altrui, le nostre possibilità di emergere non sono limitate dall'esistenza di altri (sebbene scorretti). Impariamo l'enorme virtù della leggerezza, che vince sempre sulla pesantezza delle discussioni infinite. Pensiamo a creare e lasciamo da parte la cattiveria, vi prego!
Vi voglio immaginare sempre col sorriso :)

20 commenti:

  1. che belle parole! sono perfettamente d'accordo!!

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  2. D'accordissimo su tutto, soprattutto quando parli di mistero della creazione o di un'intuizione... (è una cosa su cui rifletto spesso). Non si sa mai da dove possa arrivare (l'intuizione), quando possa arrivare e soprattutto chissà quante volte ci sarà già capitato di averne una ma tra una cosa e l'altra l'abbiamo soffocata, dimenticata... accantonata.

    Sono convinta che sogniamo tutti in un angolino più remoto del nostro cuore, chiamato orgoglio, di realizzare qualcosa che nessuno ha ancora fatto: un'idea geniale, originale e superba... che ci renda "famose"!!! e quando dico famose lo dico nel senso di ricevere l'apprezzamento e il merito da parte di altri creativi.
    Per quanto mi riguarda... trascorro ore girovangando tra blog, talvolta prendo appunti talora no... è un susseguirsi di immagini, colori, abbinamenti e accostamenti che il nostro cervello recepisce, memorizza e che (chissà!!!) magari un giorno riaffioriranno in un particolare attimo della nostra vita facendoci provare un interminabile momento di soddisfazione creativa!
    Io auguro a tutte (me compresa ovviamente) di sapere godere di quell'attimo, quello preciso in cui sentiamo che dalle nostre mani è venuto fuori qualcosa di buono, di apprezzabile, che sia di seconda mano o 100% originale non ha importanza... perché il valore della creatività sta in quell'attimo senza tempo e senza respiro, sta tutto lì... quando ti prende l'emozione, quando davvero prendi consapevolezza che "sei capace di creare"... io vivo così la creatività!!!
    Scusa, se presa dalla fretta, non ho saputo esprimere bene qualche concetto...

    buona giornata lineetta cara
    fai taaaaante ma taaaaante curve!!!

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  3. Un post davvero intenso che condivido in ogni punto. Personalmente io ho letto lamentele non solo sui vari blog, ma soprattutto su Fb dove si scrivono intere note di sdegno verso i copiatori.
    Io non ho mai condiviso il loro modo di vedere la cosa e, personalmente, non mi sono mai curata del fatto di essere copiata o no. Io creo per il piacere di farlo e condividere è una cosa che mi piace più del creare.
    I blog stranieri sono meravigliosi e spesso mi spiace non conoscere bene la lingua, ma si vede benissimo che loro condividono molto più di noi.
    Io adoro avere confronti con le altre creative, scambiare consigli, passarsi tutorial. Se non ci fossero state persone a condividere io non avrei mai imparato quello che so oggi. Grandi artiste straniere pubblicano gratis i propri tutorial senza alcuna paura di essere copiate.
    Hai ragione cara... ogni tua frase è azzeccata.

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  4. hai ragione, questo post è stupendo. io sono una di quelle che protegge qualcosa (non tutto), ma solo come deterrente. in realtà come già ho scritto nel mio blog non mi faccio condizionare più di tanto da questo. Questo post dovrebbe leggerlo una persona di mia conoscenza che è OSSESSIONATA a tal punto di essere copiata che vede copie anche dove non ci sono. Ha accusato addirittura me che sono proprio la persona che non si sognerebbe mai di copiare, tantomeno da un'amica!!! ma che ti devo dire? mi è proprio scaduta e mi dispiace perchè mi piaceva molto come persona oltre che come creativa.... pazienza!

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  5. Condivido ciò che hai scritto e non c'è altro da aggiungere, hai ragione sui blog stranieri..ci sono tantissimi tutorial e spiegazioni. Comunque se mi "ispiro" ad un progetto che trovo in giro, anche se lo modifico secondo i miei gusti, mi sembra corretto mettere nome e link, io la penso così!
    Buon pomeriggio
    Carmen

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  6. Come la penso lo sai...ne abbiamo discusso tante volte.....nel mio piccolo quando prendo spunto da un'idea metto sempre nome e link...quello che mi urta invece è chi si impossessa del lavoro altrui spacciandolo per proprio.....questo non lo tollero...

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  7. Ciao, mi piace molto il discorso che fai sulla paternità delle idee. Le idee sono di tutti e di nessuno, ho sempre pensato anche io che uno stesso oggetto può essere "inventato" da due persone diverse, è un'eventualità... e poi come possiamo credere di non essere influenzate quando creiamo qualcosa da tutto quello che vediamo e leggiamo?
    Chi rende pubblici i propri lavori deve sapere e accettare che essi possano essere presi da altri come ispirazione. Per me sarebbe un onore essere "copiata", per altri un'offesa tremenda. Punti di vista... Certo, è segno di cortesia e correttezza segnalare a chi o che cosa ci si è ispirati quando si prende spunto da un'idea altrui, ma si tratta di morale e buon senso, non di leggi!

    Un discorso completamente diverso è il plagio, NON DELLE IDEE MA DELLE OPERE (foto, illustrazioni, testi...) cioè tutto ciò che è tutelato dalla legge sul diritto d'autore. C'è gente che lo fa per professione, c'è gente che lo fa per hobby, in ogni caso chi scrive post, scatta fotografie ecc. spende del tempo e delle energie per farlo ed è suo sacrosanto diritto che il suo lavoro non venga "rubato".

    Ma non mi dilungo su questo, perchè mi sembra di aver capito che il punto centrale del tuo post è che le idee (a meno che non siano brevettate) non hanno proprietario... e non si può non essere d'accordo su questo!

    Da tempo vorrei scrivere un post su questo argomento, magari lo farò.
    Linda

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  8. Più che altro confesso di avere una certa allergia nei confronti della parola "creativa".. la creazione mi sembra una cosa veramente unica e originale.. credo che si dovrebbe usare più raramente..
    Trovo comunque decisamente scorretto appropriarsi di foto che riproducono lavori altrui e spacciarli per propri..
    per il resto lascio alla personale sensibilità (se uno ci si scalda ha anche il diritto a farlo), e per quel che mi riguarda ci rido sopra: non credo che nessuno mi abbia mai copiato.. chissà forse non c'è molto da copiare.. senza contare il fatto che anch'io mi avvalgo di molteplici ispirazioni..

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  9. Ciao Linee, hai toccato un argomento sul quale ho spesso riflettuto,trovandomi a leggere di indignate creative che protestano contro chi secondo loro le ha copiate e defraudate!!....credo profondamente che l'originaltà di una creazione risieda nelle mani di chi la crea ...poco importa se si prende spunto dall'idea di qualcun altro ...il prodotto che ne esce sarà comunque unico...

    grazie Linee per aver postato (anche questa volta) riflessioni intelligenti!!!!

    Tania

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  10. Ho riflettuto molto sulle tue parole. E le condivido. Anche se comprendo benissimo chi si accalora perché è stata copiata, derubata delle proprie immagini e idee... Però, come hai scritto tu, le idee sono nell'aria e, grazie ad internet, circolano che è una bellezza e, quindi, nessuna di noi può dire di esser stata la prima ad averle! Tra l'altro, e ormai sono anni che bazzico in giro, ancora non ho trovato, nei vari blog dedicati alle creazioni artigianali, niente di veramente originale... Tutti propongono, bene o male, le stesse cose: la matrioska, l'uccellino, i bijoux fatti con le cerniere, le collane fatte con le magliette, ecc. ecc. Insomma, niente di nuovo sotto il sole quindi, perché arrabbiarsi se qualcun'altro fa lo stesso? Diverso è, ovviamente, il discorso se te ne sei uscita fuori con qualcosa di VERAMENTE originale, solo tuo... Però, come scrivi anche tu, in quel caso sta a te tutelare la tua idea brevettandola. Ma richiedere il brevetto costa centinaia di euro e di sicuro poche di noi potrebbero permettersi di farlo, dunque bisogna affidarsi alla correttezza di chi ci legge e sperare che la nostra idea non venga copiata... E comunque se ti copiano significa che quel che fai piace ;-)) Tanti "nemici", tanto onore!
    Un abbraccio.

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  11. questo è un bellissimo post, oltre che essere un ottimo spunto di riflessione!
    mi trovo d'accordo con tutto ciò che hai scritto e con tutti i commenti delle "colleghe" blogghine.
    Sottoscrivo tutto quello che è stato detto e aggiungo:
    il copiare, ma non parliamo di copiare fedelmente (anche perchè diventa contraffazione), bensì l'ispirarsi ad una idea altrui e produrre una cosa simile ma apportando modifiche personali, se ci pensate bene è alla base dell'evoluzione. Crea una libera concorrenza, o meglio, uno stimolo che fa si che l'ideatore di un certo prodotto non dorma sugli allori, ma si impieghi per evolvere e migliorare il prodotto stesso, e di conseguenza, sprona i "copiatori" a fare altrettanto! Se non fosse così, ora ascolteremmo ancora la musica sulla radio a valvole.
    Altro discorso è il furto di immagini, o il rivendicare il lavoro di un altro come proprio: questo lo reputo un comportamento ignobile e vile. Purtroppo però questa gente esiste, nei blog come nella vita di tutti i giorni, e allora che si fa? si mette la guardia armata al proprio blog? mille limitazioni, disabilita il tasto destro e via dicendo?
    Per conto mio, continuo a vivere nella buona fede, confidando nella lealtà degli altri. E se qualcuno vuole copiarmi, ne sarei più che contenta, perchè vul dire che ciò che realizzo piace agli altri!
    un bacio a tutte :-)
    sonia

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  12. Ciao Linee..quanto mi ritrovo nelle tue parole!!! e guarda, per regalarti un sorriso che cosa ti mando: http://www.unideanellemani.it/una-originale-ghirlanda-di-nascita un'esperienza bellissima, in barba a chi dice copioni o a chi di condividere il proprio sapere con gli altri non ci pensa proprio!
    un abbraccio

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  13. Mi fa veramente piacere leggere i vostri commenti. Credo che lo scambio di opinioni su questi temi che in qualche misura ci coinvolgono tutte, sia essenziale anche per andare avanti. Grazie a tutte coloro che hanno scritto, e anche a quelle che hanno preferito solo leggere :)))

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  14. Condivido il tuo punto di vista.
    Su un paio i mie foto avevo messo la mia firma, su quelle delle bambole che faccio, ma poi ho riflettuto e mi sono detta: ma chi mai potrebbe copiare le mie bambole? farle uguali è impossibile pure x me stessa e alla fine, come scrive pure Sonia, se ti copiano qualcosa vuol dire che piace! Io, comunque se voglio rifare qualcosa che ho visto in un blog e pubblicarlo, chiedo sempre il permesso all'autrice dell'opera, mi sembra corretto e con una punta di vanità (lo ammetto) mi piacerebbe che la stessa cosa avvenisse anche con chi si ispira alle mie realizzazioni. Infine, si sa, tutto quello che si pubblica è alla portata di tutti e utilizzabile da tutti.
    Un caro saluto
    Germana

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  15. leggo solo ora questo tuo post ... parole sante!!
    Condivido pienamente il pensiere, soprattutto riguardando la rabbia che può scaturire l'essere copiati .. che produce una reazione sbagliata.
    ciao ciao
    Maeva

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  16. Bellissima riflessione, condivido tutto... anche su fb :-))

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  17. Bello questo post! E' proprio vero che non sempre è facile stabilire se un oggetto è stato copiato oppure è nato da un'idea di chi lo ha creato, stessa idea avuta da altre persone... Però sulle immagini penso sia corretto chiedere il permesso prima di pubblicarle sul proprio blog se non ci appartengono. Così come non mi piacciono i blog che pubblicano semplici traduzioni da siti stranieri, ce ne sono... Io metto il nome del mio blog solo sulle immagini in cui compare il mio bimbo perchè non vorrei fossero usate da altri. C'è il nome e si capisce che sono mie.

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  18. grazie per queste parole....dovrebbero essere diffusecome un manifesto, soprattutto per quelle blogger che sono su internet e non vogliono essere copiate e sono lore le prime a copiare....sono stata accusata di avere copiato dei dischi orari (sai, la classica auto, il cui progetto trovi su google digitando disco orario). E dimmi quale maestra di asilo non ha realizzato nella sua carriera un disco orario per la festa del papà.....sono dell'opinione che non c'è più nulla da inventare, forse mischiare i materiali e combinarli tra loro,ma nel mondo esiste già tutto....non credi?

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  19. Concordo con tutte voi,
    io sono nuova del mondo blog-creatività, ma un paio di blogger che seguivo e "ammiravo" per la loro originalità mi hanno tanto deluso in quanto le loro creazioni personali attuali le ho ritrovate in rete tratte da riviste estere di qualche anno fa... non si fanno problemi a pubblicare libri o a vendere lavori sul web che sono copie di qualcun altro che vive nell'altro emisfero e che non lo saprà mai ...

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Grazie di essere qui!
Sarei molto felice se volessi lasciare un tuo commento. Lo scambio di idee e di opinioni è essenziale per me!

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