lunedì 6 febbraio 2012

Del decluttering o arte dell'eliminazione del superfluo

"Decluttering, che strana parola!" E' stata la prima cosa che ho pensato quando la sentii per la prima volta. Chissà cosa pensavo indicasse, e invece non è altro che l'eliminazione del superfluo.
Le nostre case sono tutte invase da una enorme quantità di oggetti inutili o inutilizzati, o regali poco graditi, o troppo eleganti, fragili, non adatti all'ambiente, ai colori, ai gusti. Insomma, tutta questa roba, per quanto intatta, nuova, magari anche di buona qualità, non ci è utile, anzi ingombra i nostri spazi. E poi c'è anche qualche oggetto usato, ma ancora perfettamente funzionante, che non ci piace regalare alla discarica.
Cosa c'è di meglio che provare a cedere tutto questo, magari facendo in modo che diventi utile per qualcun altro? 
Vediamo un po' cosa fare e come.
Per prima cosa, evidentemente occorre selezionare con cura. Io ho deciso di disfarmi di tutto quel che non uso e non tocco da almeno un paio d'anni, mi sembra un tempo sufficiente per decretarne l'inutilità, no?
Il secondo passo è decidere cosa farne. Ovviamente ci sono i mercatini dell'usato, quasi in tutte le città. Se volete intraprendere questa strada occorre informarsi su dove, quando e come accedervi, e poi creare la vostra "bancarella". 
Esistono anche delle alternative, magari gestibili da casa vostra. Alcuni affidano i loro oggetti, magari quelli di maggior valore, a mercatini on line, come il noto sito d'aste ebay (classico o annunci). E' un buon intermediario che offre soprattutto grande pubblico, ma anche (nella versione classica) tariffe da pagare: valutate bene se ne vale la pena. Se volete cedere un pelouche usato magari non è l'ideale, ma magari per la porcellana della nonna il discorso cambia.
Altri invece provano a percorrere la strada del baratto, ossia mettono a disposizione i propri oggetti, dichiarando ciò che si desidera in cambio. Questa strada è battuta soprattutto dal sito ZeroRelativo, notissimo in rete. Ovviamente occorre essere abbastanza malleabili per effettuare scambi, perché non è detto che la persona interessata ai vostri pattini dismessi, abbia da offrirvi in cambio una friggitrice!
E proprio da questo punto "debole" del baratto che hanno preso piede degli esperimenti nuovi, siti costruiti sul concetto del baratto differito. Come funzionano? Si attribuisce un valore al bene (non monetario), quando lo cedo acquisisco quel valore, che potrò poi "spendere" per acquisire qualcosa di mio interesse. 
L'idea in sé è geniale, perché permette contemporaneamente di liberarsi di ciò che non ci serve e di acquisire solo quel che ci è necessario, senza spendere denaro reale e senza attendere la coincidenza tra desideri fra due persone. 
Questa idea anni fa è stata alla base del sito Perso per Perso, sul quale io ho scambiato diverse cose. Baratto differito anche per il nuovissimo "Reoose", molto simile al precedente, ma con regole di attribuzione valore molto più vincolanti e decise "a monte". Esperimento molto interessante, da provare almeno una volta, proprio per l'ebbrezza di avvicinarsi allo scambio senza denaro in cambio. Inutile dire che l'idea può funzionare se ci sono molti utenti che decidono di usare il sito per gli scambi, perché così si amplifica la possibilità di trovare davvero qualcosa per ognuno.
Ci sono poi numerosi gruppi on line di baratto, anche sui noti social forum, dove si scambia freneticamente ogni genere di oggetto. Unico limite è riuscire a inserirsi all'interno di rapporti di scambio ormai creati tra persone che si conoscono e di cui si conoscono gusti e richieste. 
Altra possibilità è usare siti per archiviazioni immagini per inserire foto di oggetti, e far girare tra amici e conoscenti relativo link. Chi ha bisogno di qualcosa te lo fa sapere, e (conoscendosi) per lo scambio ci si aggiusta più facilmente. Oppure organizzare degli swap party, oggi molto di moda, ossia incontri in casa di una amica dove ciascuno porta ciò che vuol scambiare purché sia "fashion", si intende.
Da non sottovalutare poi l'opportunità di donare! Ci sono molte strutture che si occupano di questo e cercano un po' di tutto, dall'abbigliamento al mobilio, per aiutare chi ne ha bisogno. Le biblioteche spesso accettano libri, gli ospedali pediatrici giochi in buono stato per distrarre i piccoli pazienti. Insomma guardiamoci intorno, le possibilità sono davvero tante!
Ma tutte partono da due considerazioni:
1) liberiamoci dal superfluo, cediamolo a chi ne può fare un uso migliore!
2) liberiamoci dall'idea che un oggetto abbia valore solo se spendiamo soldi per averlo!

Buon lavoro a tutti!!

20 commenti:

  1. bel post cara...mi piacerebbe sapere di più dei due siti che hai citato: "perso per perso" e "reoose"..devo andare a curiosare.
    a me piacerebbe organizzare un grande baratto-party in un bel parco..come fanno in america :):)

    ciao da fata pinella

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    1. è sempre stato il mio desiderio, e da anni provo a coinvolgere gli amici su questi temi. Ma è dura!! Chi lo sa, a poco a poco ci arriveremo, ma il cambiamento di certi atteggiamenti è molto complesso. Troppo radicato in noi è l'equivalenza valore=prezzo.

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  2. Ciao , faccio decluttering , ma piano piano, non riesco a svuotare gli armadi in 1 giorno , ma per ogni oggetto ci rifletto per collocazioni diverse, proprio oggi scambio dei trucchi teatrali a una ragazza che fa animazione, con un giocattolo che sara' utile per il mio nipotino.
    Grazie per i consigli dei due siti.
    Ciao Marilena

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    1. ne sono felice per te! Penso anche che sia l'ideale riuscirci come fai tu, poco alla volta. Il guaio è quando ti ritrovi la casa piena e devi necessariamente sgombrarla!

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  3. Interessante davvero! E' incredibile la quantità di cose inutili o non più utili che accumuliamo negli anni nelle nostre case, e ogni tanto una bella "puliziata" può far bene, a noi e agli altri! Grazie per tutti i link utili, vado subito a guardare! Condivido!
    Tanika

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    1. Grazie! Sono molto contenta di trovare tanta gente come voi, attenta a questi temi. E mi fa particolare piacere anche per l'idea della "Puliziata"! ;)

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  4. Pienamente d'accordo con te. Io di solito regalo gli oggetti a chi ne ha bisogno, anche alle suore che poi pensano a donarli. Qualcosa lo tengo per me per far giocare i nipotini!!
    ciao
    ciao
    Elly

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  5. Appoggio in pieno!!
    Io vado a cicli :-)
    Intanto ti segnalo un altra interessante realtà per liberarsi delle cose che a noi non servono ed a qualcun altro possano essere utili.
    Si chiama freecycle (link: http://www.freecycle.org/) e promuove il donare e ricevere dentro una comunità situata nella tua città (sono coperte molte grandi città italiane).

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    1. Grazie per averlo ricordato, anzi provvedo ad aggiungerlo. Disgraziatamente non c'è nulla nelle mie vicinanze!

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  6. mi piace un sacco questo post!!! Sai quando ho iniziato "seriamente" ad eliminare il superfluo??? Quando c'è stata la guerra in ex-jugoslavia. Alcuni amici mi avevano fatto pervenire una richiesta di vestiario ma anche accessori, per permettere, se e quando possibile, ad altri amici di continuare ad avere una vita "normale". Preparavo sacchi per esempio con gonna-camicia-cardigan + collana, orecchini, cintura. La soddisfazione morale è stata veramente grande! Ora proseguo -ma in effetti con calma perché mi piace riflettere sulla scelta- donando alle carceri, ai senzatetto, alla Caritas,a mercatini di solidarietà o ad una comunità di accoglienza rifugiati.
    A volte riutilizzo-modifico-destino ad altro uso ma il mio sogno nel cassetto è proprio lo scambio senza denaro di oggetti vari ... andrò a curiosare dove hai indicato.
    Intanto, condivido!
    Grazie di cuore =)))
    Silvia

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    1. Silvia! Ma tu sei un portento!!!
      Secondo me lo scambio si può fare, io nel mio piccolo tento da anni di sensibilizzare amici e parenti sul tema, di vincere assurde resistenze, ma non demordo!

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  7. oggi, mentre liberavo l'armadio in cerca di giubbotti, sciarpe... coperte... guanti e maglioni ho fatto la stessa riflessione... nel nostro piccolo, con la fiera del baratto e del riuso ci impegniamo quotidianamente... ma sapere che ciò che ti occupa l'armadio... senza senso... scalderà la vita di qualcuno... non ha prezzo! ... oggi ho portato il mio armadio al dormitorio pubblico!
    Il passo successivo, è ricordarsene... quando ci passa davanti una pubblicità... o si viene catturati da vetrine accattivanti... insieme... siamo sulla buona strada... insieme... un mondo migliore è possibile!! <3 Cinderella <3

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    1. Cindy cara, hai proprio ragione, la prima battaglia si combatte non facendo entrare in casa roba inutile! Ma ti giuro, ormai da un paio d'anni, la gran parte entra per via di regali altrui. Io mi limito all'indispensabile! E anche quello potrebbe essere ridotto ancora.

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  8. Bellissimo post, grazie! Giurerei di aver già commentato ma non so proprio dove sia finito il commento..Comunque condivido quanto hai scritto e cerco, nel mio piccolo, di fare la mia parte..certo posso migliorare molto!! Un abbraccio, a presto!
    Carmen

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    1. Io sono sicura che tutti possiamo fare di più! E insieme ci riusciamo meglio!
      A presto!!

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  9. Ah sì, sono un'esperta! Ho riciclato più io che la municipalizzata della mia città. Anche quando si è trattato di riciclare regali ;P

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    1. questo è un importante stimolo per la discussione, che ne dici? :)

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  10. Ero passata a guardare i tuoi scaldacolli e non avevo fatto caso a questo interessante post!

    L'altro giorno ho fatto "pulizie" dei giochi di mia figlia, molti li ho dovuti buttare via, alcuni (quelli più grandi e in buono stato) li ho portati all'asilo qui vicino. Ma giuro che non mi era venuto in mente la pediatria dell'ospedale!
    Me lo ricorderò per la prossima volta. Grazie

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    1. Sarebbe utile ricordarci che oltre ai bimbi di famiglie povere (e non uso mezze parole perché è questo il termine giusto), ci sono anche i bimbi malati, che hanno necessità di cambiare spesso gioco per non annoiarsi e per sfuggire alle difficoltà di una lunga degenza.

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