lunedì 28 aprile 2014

riuso: un nuovo cappotto colorato


Iniziò così, senza una prospettiva precisa. I cerchi presero il sopravvento e si moltiplicarono in numero alternando i colori, cinque in tutto.
Avevo una mezza idea di realizzarne un cappotto o una giacca, e quindi continuai a produrne tanti, anche se lentamente. Mi ricordo che usavo questo lavoro come un passatempo tra altri lavori che vedevano più o meno velocemente la loro realizzazione. Ma sapevo che non c'era fretta.
Poi mi venne un'idea di recupero, un'idea grandiosa (nel senso che occorreva tanto lavoro per realizzarla), e cominciai a ragionarci su. Perché non usarli per recuperare un cappotto nero rimasto inutilizzato? La misura era giusta adesso, e colorarlo era l'idea perfetta per riprendere ad indossarlo!!!
E si sa come vanno queste cose, no? Ci pensi, ci ripensi, non sei convinta, rivedi l'idea. E intanto lavori, senza sapere se il progetto vedrà mai la luce.
E' passato del tempo (oltre un anno) e finalmente, ormai fuori stagione, eccolo qui ultimato.
Ecco come ho scelto di usare tutti i cerchi coloratissimi che ho lavorato. Vi mostro le varie fasi attraverso le quali è passato.
Il mio cappotto nero, prima della trasformazione, troppo serio e triste non trovate?


dopo avere fissato qualche applicazione è diventato così:


ma non ero ancora soddisfatta. 
Mi venne allora l'idea di aggiungere ulteriore colore, ma non con altre applicazioni ad uncinetto, volevo usare un'altra tecnica. Così spontaneamente misi mano agli aghi e cominciai a riempire gli spazzi con ampie gugliate di lana colorata.
Ecco qui le maniche per esempio



Senza un progetto preciso, senza un disegno, a mano libera e seguendo i pensieri


Un colore qui, e uno lì

Ed ecco il risultato di tutti i miei interventi





Io ne sono contentissima! Certo è eccentrico e coloratissimo! Ma è unico, ed è mio!
Peccato solo per le foto che non sono venute come volevo, ma avevo troppa fretta di condividere questo mio ultimo lavoro!!
E ora lascio la parola a voi: che ne pensate?

giovedì 24 aprile 2014

la ripresa difficile


Dopo una lunga pausa per le festività di Pasqua, che per me sono state anche vissute lontano da qui, la ripresa è lenta. Tante occupazioni ci distraggono da quello che vorremmo e le prime belle giornate ci spingono a stare più fuori casa che dentro. Ma i lavori comunque proseguono. Presto vi mostrerò il risultato definitivo, dopo numerosi step provvisori. Ma ne sono molto soddisfatta, e questo è ciò che conta davvero.
Intanto oggi mi godo il primo sole della settimana!!

venerdì 18 aprile 2014

i pasticciotti


Quello che vi presento oggi è un cavallo di battaglia per noi, un dolcetto che viene preparato con soddisfazione quando si può (e quasi mai da me, devo essere sincera). Anche quelli che vedete qui in foto non sono opera mia, ma ne sono talmente fiera che sono felice di presentarveli.
Nella nostra tradizione si chiamano Pasticciotti, e possono avere ripieni differenti, i più tradizionali sono di marmellata, ma possono essere efficacemente riempiti con quello che più ci piace, crema bianca, crema al cioccolato, crema alle nocciole, ecc...
In questo caso il ripieno è al cioccolato. E il risultato davvero eccellente.
Gli ingredienti sono semplici:
200 gr.  di farina 0
60 gr di zucchero di canna
70 gr. di burro
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone
marmellata o crema di nocciole o crema al cioccolato o bianca per il ripieno
zucchero a velo per la decorazione

Aggiungere alla farina lo zucchero, il burro i tuorlo d'uovo, il lievito e la scorza di limone e impastare il tutto fino ad ottenere una pasta liscia, fare una palla e mettere a riposare in frigo, almeno per un'ora.
Stendere la pasta a uno spessore di 3-4 mm e con le apposite formine creare i dischi. Per formare il pasticciotto basta mettere al centro un po' di ripieno, poi spalmare il contorno con l'albume sbattuto, quindi sovrapporre un altro dischetto facendo aderire bene. Mettere in forno a 120° per 20-30 minuti. Appena usciti dal forno spolverizzare lo zucchero.
E infine, gustare!




mercoledì 16 aprile 2014

i biscotti della "piccola" (senza glutine e lattosio)




Questi sono giorni speciali, ci si prepara ai giorni di festa. E quindi si lavora con le mani e con il cuore per produrre qualcosa di dolce, più spesso del solito.
Questi biscotti in fondo sono molto semplici, l'impasto è base, praticamente una frolla. L'unica particolarità è che si tratta di impasto senza glutine.


In casa abbiamo appositamente un burro senza lattosio, per usarlo in occasioni speciali come questa. In linea di massima non amo molto comprare prodotti che si dichiarano "privi di" perché si tratta di prodotti rimaneggiati, lavorati con procedure spesso ignote o peggio discutibili. Meglio trovare in natura un sostituto  dell'alimento incriminato. Sostituisco il burro efficacemente con l'olio praticamente sempre. Ma devo ammettere che ho provato tante volte questa ricetta con l'olio, senza avere un risultato accettabile. Il burro da friabilità e compattezza, che non si riesce ad ottenere senza. Perciò, eccezionalmente, useremo il burro senza lattosio.

 
La ricetta  è molto semplice e la dose consente di realizzare una bella dose di biscotti, come vedete. Ecco gli ingredienti:
400 gr. di farina integrale di riso
180 gr di burro senza lattosio
1 uovo
80 gr di zucchero di canna (ma per me sono ancora troppo dolci)
un cucchiaino di lievito per dolci
scorza di limone tritata finemente
a piacere zucchero a velo o codette per la decorazione
facoltative le gocciole di cioccolato


Unire il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e mescolare energicamente fino ad ottenere una crema. Aggiungere l'uovo battuto e incorporare, poi a poco a poco la farina e il lievito, la scorza di limone.
Lavorare fino ad ottenere una pasta liscia e lasciarla riposare in frigo almeno 1 ora. Quindi stendete e con le formine ricavate i biscotti. Se preferite potete anche creare un cilindro da lasciare rassodare in frigo e poi tagliarlo a fette con spessore omogeneo, come abbiamo fatto per questi biscotti che vedete in basso, anche se poi la forma è riuscita schiacciata. 


Ma a noi le cose piace personalizzarle.
Si cuociono a 180° per 15 minuti. Una volta raffreddati si spolverizza con zucchero a velo e cannella, se piace. 
Ottima anche una versione con gocce di cioccolato da mettere dentro l'impasto.
Buon assaggio!

P.S. anche questi per gentile concessione di piccole mani.









lunedì 14 aprile 2014

Torta salata agli spinaci (gluten free e vegan)


Da un po' di tempo pensavo di scrivere questa ricettina, che ho potuto sperimentare di recente, grazie anche al fatto che mi serviva sperimentare con farine senza glutine.

In più ho usato spinaci freschi, prodotto di stagione, che avevo comprato in quantità, e visto che è il prodotto del mese ho pensato di partecipare alla raccolta di Salutiamoci, ospitato questa volta dal blog Passato tra le mani di  Annalisa, che vi consiglio di visitare perché è pieno di tantissime notizie sul mondo vegetale.

L'esperimento per la prima volta mi è riuscito bene sin da subito, l'impasto è gradevolmente morbido ma non si sfarina e si può anche tenere in mano. Una torta salata che mi soddisfa insomma, con una ricetta nata per caso.
Per la base:
150 gr di PM senza glutine (esubero)
100 gr, di farina di grano saraceno
100 gr. di farina integrale di riso
100 ml acqua circa
sale q.b.
olio e.v.o. due cucchiai

Per il ripieno:
300-400 gr di spinaci freschi
erba cipollina
coriandolo
noce moscata
sale e pepe

Impastare rapidamente tutti gli ingredienti e fare riposare in frigo qualche ora. Poi stendere in una teglia e cuocere in forno a 200° per una decina di minuti. Poi farcire con il ripieno preparato in precedenza: spinaci cotti senz'acqua, strizzati e tagliati grossolanamente, erba cipollina, coriandolo, sale, pepe e una leggerissima grattata di noce moscata, mischiare il tutto e versare sulla base. Decorare a piacimento, io ho usato pomodorini a pezzetti, e infornare per l'ultima fase di cottura.


il risultato, vi assicuro, merita!!

Questa ricetta partecipa anche alla raccolta "Integralmente" promossa dal blog Gocce D'aria




sabato 12 aprile 2014

gli involtini di verza (vegan)


Per non parlare sempre di piatti dolci, ve ne propongo oggi uno salato.
A dire il vero io preferisco il salato al dolce, ma qualche dolce serve sempre per la sperimentazione delle capacità esperienziali dei minori (eheheh).
Giusto ieri pensavo che mi piacerebbe fotografare a proporre più spesso i piatti che cuciniamo quotidianamente, perché potrebbe essere utile a chi come noi, vuole variare il proprio modo di alimentarsi aggiungendo pietanze nuove
Solo che poi, non ho mai il tempo di fotografare quello che metto in tavola, a volte la luce è scarsa, si ha troppa fretta di assaggiare, insomma, è davvero complicato!
Ieri per esempio ho preparato dei gustosissimi gnocchi di fagioli e mentre li mangiavo pensavo: che peccato non averli fotografati! Ma vi assicuro che erano buonissimi! (prima o dopo riuscirò pure a fotografarli, prometto)
Ma torniamo a noi e a questo piatto dalle tante varianti. In definitiva si tratta di prendere una verza e di scottare le foglie in acqua calda, poi rapidamente immergerle in acqua fredda per mantenere il verde carico delle foglie.

Intanto si procede con il ripieno. Questa volta ho optato per pomodorini secchi, olive nere e pinoli tritati sottilmente col coltello e mischiati a altre foglie di verza, sempre tritate. Si richiude la foglia e si ottiene un involtino (e poi tanti altri) che cuoceremo in padella coperta o al forno per una decina di minuti.
In realtà questo piatto ci piace molto e variamo spesso i ripieni. Per esempio si può usare anche una patata bollita e schiacciata, condita con gli aromi che più ci piacciono, per es, prezzemolo, cipollina, o coriandolo, menta. Si possono aggiungere dadini di tofu, volendo.
Il risultato è molto buono e può essere usato efficacemente come contorno anche in un pranzo più importante.

lunedì 7 aprile 2014

le colombe con e senza glutine, primo esperimento con PM

Ed eccomi a presentarvi un nuovo esperimento fatto la settimana scorsa: si tratta di due colombe, di cui una senza glutine.
Diciamo che già l'esperimento di creare una colomba è già di una certa complessità, se poi vogliamo crearne una senza glutine, allora l'esperimento diventa ancora più complesso. La colomba è un grande lievitato per cui di solito si usano farine "forti", ossia molto glutinose: capirete quindi che realizzarne una senza glutine è particolarmente difficile.
Dopo le varie lievitazioni previste l'aspetto della mia colomba "normale" era molto invitante e molto lievitato

mentre la mia colomba senza glutine mi ha dato molte soddisfazioni raggiungendo quasi lo stesso livello di lievitazione della prima, anche se per molto tempo era rimasta quasi ferma, tanto che temevo che il risultato finale sarebbe stato un assoluto disastro. Invece poco a poco, soprattutto nell'ultima ora di lievitazione, si è sollevata!


Quindi procedo alla cottura, e qui sorge il primo problema, la colomba n.1 (quella normale) si "affloscia" un poco e si livella allo stampo, addio bel gonfiore!

Quella senza glutine invece rimane più o meno come prima


e questo è il risultato finale di entrambe

Di questo esperimento posso dire che ho ancora molto da imparare, moltissimo, ma ogni esperienza aggiunge qualcosa. Ci sono varie cose che questa esperienza mi ha suggerito
1) Mi ha stupito la mia colomba senza glutine, perché non immaginavo potesse gonfiare tanto fino al bordo dello stampo. Il sapore era molto buono, ma la sua consistenza non era morbida come ci si deve attendere da una colomba.
2) Sono convinta di avere cotto troppo entrambe, e non ho nemmeno pensato per un attimo a rovesciarle a testa in giù, sarebbero certamente crollate, entrambe erano troppo pesanti. 
3) Sono piuttosto soddisfatta, nonostante tutto, perché il mio esperimento è stato condotto senza l'ausilio di una planetaria, che in effetti tutti dicono essere indispensabile per questo genere di lievitati. A mia discolpa posso dire di avere ottenuto un risultato migliore col panettone di Natale, ma c'è ancora molta strada da fare.
4) E' sempre una bella avventura, quando ci si lancia nel mondo della cucina, comunque vada!

mercoledì 2 aprile 2014

la torta fondente senza glutine


Quella che vedete è una torta realizzata (dall'impasto alla cottura) da una bimba di 9 anni, da sola, a mia insaputa.
Quello che manca è ovviamente il pezzo assaggiato dalla stessa e dal resto della famiglia prima di rivelarmi la sorpresa, quindi mi è stato impossibile fotografarla prima, quando era ancora intera.
Questo per dire che se riesce a farla da sola una bambina, sebbene già molto allenata in cucina per sua vocazione, penso che possano farla proprio tutti.
Si tratta come da titolo, di una torta gluten free, quindi può essere mangiata anche da chi ha problemi con il glutine e anche da chi non mangia latte.
La ricetta stata modificata da un originale tratto dal libro "Dolci leggerezze" di Veronica Lavenia, che ho già citato varie volte e mi piace particolarmente perché propone l'uso di una farina quasi dimenticata, quella di castagne, che invece è molto buona oltre che molto nutriente.
Penso che tutti faremmo bene a variare il più possibile la nostra dieta, arricchendola di cibi nuovi, di ingredienti dai sapori differenti, perché fa bene al cuore oltre che al corpo. Quello che mi più mi piace di questa mia avventura degli ultimi due anni di esperimenti culinari è proprio questo, la scoperta di nuovi sapori, di nuovi ingredienti. 
Ve la propongo quindi con grande soddisfazione, anche se io non sono tra gli amanti del dolce, devo però ammettere che il sapore di questa torta fondente mi ha davvero conquistata. Provatela anche voi, prima di immergerci definitivamente nel caldo estivo.
Vi metto qui la ricetta, rivista rispetto all'originale nelle quantità per avere un risultato ottimale rispetto al nostro gusto e al nostro stampo.

TORTA FONDENTE SENZA GLUTINE

Ingredienti per una torta di cm 24: 2 uova, 90 g di zucchero di canna, 300 g di farina di castagne, 150 gr di cioccolato fondente 70%, 3 cucchiai di cacao amaro, 130 ml di latte di soia, 40 ml di olio extravergine di oliva, una bustina di lievito per dolci, una presa di sale.

Cominciare con i tuorli che devono essere ben battuti con lo zucchero. Aggiungere il lievito facendo attenzione a non formare grumi. Incorporare il cacao e il cioccolato fuso a bagnomaria. A poco a poco aggiungere il latte e poi l'olio. In ultimo incorporare al composto gli albumi montati a neve con un pizzico di sale, avendo cura di non fare smontare l'impasto. Versare nello stampo unto d'olio o coperto con carta forno, e infornare a 180° per 25 minuti circa. 


Buon divertimento!





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